Green economy: la mobilità sostenibile nel contesto urbano al centro del dibattito dell’ Osservatorio Green-ER

Si è svolto il 19 maggio il meeting dell’Osservatorio GreenER, dedicato al tema della mobilità sostenibile nel contesto urbano, che ha visto la partecipazione delle istituzioni (Anci e Regione), del mondo della ricerca e di associazioni di imprese, che si sono confrontati  sull’importante ruolo del Mobility Manager, una figura ancora marginale, ma fondamentale nella gestione degli spostamenti quotidiani casa-lavoro e soprattutto alla luce della situazione emergenziale che stiamo vivendo.

A livello nazionale è stato di recente firmato dai ministeri competenti il decreto attuativo che delinea le funzioni del mobility manager aziendale al quale è affidata la gestione dello smart working e la riorganizzazione degli orari di lavoro in vista delle prossime aperture.

L’incontro si è aperto con la presentazione dell’indagine condotta da ART-ER sui Mobility Manager delle aziende e degli enti dell’Emilia-Romagna. I risultati dell’indagine evidenziano un processo dinamico, accelerato anche dalla pandemia, che inizia a ripensare alle modalità di organizzazione lavorativa, attraverso l’introduzione del lavoro agile e di altre forme di flessibilità che rispondono solo in parte alle diverse esigenze di gestire al meglio gli spostamenti casa-lavoro. Permangono resistenze da scardinare, come ad esempio l’utilizzo dell’auto propria, che richiedono l’attivazione di ulteriori e tempestive strategie di intervento, per rimodellare la domanda di mobilità dei lavoratori e contribuire a nuove modalità di mobilità maggiormente eco-compatibili così necessarie ed urgenti in un territorio sensibile come la pianura padana.        

Sono state analizzate le misure per la mobilità sostenibile tracciate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e in particolare in riferimento alla Missione 2 che prevede fondi per rendere, entro il 2026, il sistema del traporto pubblico locale più moderno, digitale e sostenibile, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione delle Strategie connesse al Green Deal europeo e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dall’Agenda ONU al 2030.

Gli  spunti di riflessione emersi dal tavolo sono stati vari e hanno riguardato, in particolare, la necessità di infrastrutturare gli ambiti industriali delle città per permettere lo sviluppo della mobilità sostenibile lavorando anche sull’attrattività della mobilità dolce. Questo passaggio richiede la creazione di percorsi alternativi, alla mobilità ordinaria, che consentano di raggiungere il posto di lavoro in totale sicurezza, indispensabile quindi attivare la rete dei mobility manager aziendali.  

Altro elemento interessante è lo sviluppo della digitalizzazione del trasporto urbano attraverso il nuovo concetto di mobilità come servizio o Maas “Mobility as service” per diffondere la multimodalità; lo sviluppo dei sistemi di infomobilità, indispensabili strumenti per raccogliere informazioni utili per il monitoraggio e soprattutto per indirizzare al meglio le azioni nella giusta direzione. 

ll car sharing o car pooling elettrico, sono delle modalità ancora poco diffuse sul territorio regionale, ma il mercato è pronto ad offrire servizi digitali e avanzati di noleggio a lungo termine, che consentirebbero al contempo di rimuovere dalle strade auto ad alto impatto.

Sul lato tecnologie, il mondo della ricerca sta testando in fase sperimentale infrastrutture per l’idrogeno verde, al momento non ci sarà una vera transizione all’elettrico o all’idrogeno ma un mix di combustibili. L’aspetto economico è ancora predominante e vincolante. 

Altro elemento cruciale è il tema della comunicazione e sensibilizzazione che vada ad incidere sull’aspetto culturale per passare dal concetto di proprietà personale del mezzo, al concetto di mobilità condivisa.

 

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OsservatorioGreenEconomy@art-er.it