Sostegno per le PMI agli investimenti sostenibili

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto decreto direttoriale 12 aprile 2022 del MISE, che istituisce un regime di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.

La compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, sarà consentita a partire dalle ore 10.00 del 04/05/2022. Le domande possono essere inviate, tramite procedura informatica, nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0” del sito di invitalia dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal giorno 18/05/2022

Sarà oggetto di valutazione la sostenibilità ambientale del programma di investimento; a fornire punteggio: il paradigma  dell’economia circolare; il miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa; il contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea e l’adesione ad un sistema di gestione ambientale.

Le risorse disponibili sono 678 milioni di euro del programma React-EU; di cui circa 250 milioni destinati agli investimenti da realizzare nelle regioni del centro – nord (tra cui l’Emilia-Romagna) e circa 428 milioni previsti per le regioni del mezzogiorno. Di queste risorse, il 25% delle risorse sono destinate ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

 

Per approfondimenti

https://www.mise.gov.it/index.php/it/normativa/decreti-direttoriali/2043346-decreto-direttoriale-12-aprile-2022-investimenti-sostenibili-4-0-termini-e-modalita-per-la-presentazione-delle-istanze-di-accesso-alle-agevolazioni

Economia Circolare, emergenza COVID e supporto alle PMI

In che modo si possono legare questi tre elementi, per garantire durante il periodo di emergenza sanitaria e oltre, le prospettive di competitività delle piccole e medie imprese? Quali strumenti e misure possono essere sviluppati o adattati a questo scopo a livello regionale o locale?

ART-ER, insieme alla città metropolitana di Bologna, sta lavorando su questo tema nell’ambito di CESME+, attività finanziata dal programma Interreg Europe 2014-2020 che deriva dal proseguimento delle attività realizzate attraverso il progetto CESME – Circular Economy for SMEs conclusosi nel 2020. CESME mirava a promuovere processi di economia circolare tra le PMI attraverso il miglioramento delle politiche locali  a loro supporto. Allo stesso modo CESME+ (che ha avuto inizio a ottobre 2021 e si concluderà a settembre 2022) si prefigge di indirizzare e migliorare l’efficacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali ad un’innovazione in chiave green e circolare anche in relazione alle difficoltà rilevate a seguito della pandemia COVID. 

I partner di CESME+ si sono finalmente incontrati di persona a Salonicco (Grecia) nei giorni 29 e 30 marzo per condividere e discutere una prima parte del lavoro, che perseguirà diversi risultati: individuazione e scambio di buone pratiche, analisi degli impatti economici e ambientali collegati al COVID e alla competitività delle PMI e collegamenti con i temi dell’economia circolare, miglioramento delle misure di supporto alle imprese.  

 

Sono partner del progetto, insieme ad ART-ER e Città metropolitana: ANATOLIKI SA – Organizzazione per gli Enti Locali (GR); Consiglio regionale dell’Ostrobotnia meridionale (FI);  JPYP Business Service (FI);  BAMEE, Associazione bulgara degli esperti ambientali comunali (BG) ; CDR della Macedonia centrale (GR).

Chiusura lavori: La transizione ecologica delle imprese: sfide e opportunità

Si è tenuto il 20 dicembre l’evento on line “La transizione ecologica delle imprese: sfide e opportunità”, organizzato dall’Osservatorio Green-ER.

Il webinar è stata l’occasione di approfondimenti di alcuni temi di grande rilievo per le imprese sul tema della transizione ecologica.

Nella mattinata sono intervenuti Morena Diazzi e Attilio Raimondi per un inquadramento sulle politiche europei e regionali, Prof. Fabio Iraldo del Sant’Anna di Pisa ha trattato il tema dell’economia circolare e strumenti di misurazione e Daniela Sani di ART-ER ha trattato il tema della tassonomia e della finanza sostenibile.

Infine Caterina Calò di ART-ER ha presentato  risultati preliminari di un’indagine sull’Economia Circolare che ART-ER ha organizzato in questi mesi, mediante l’Osservatorio GreenER. La survey portata avanti era rivolta a PMI e Grandi Imprese appartenenti ai settori  dell’Agroalimentare, degli Imballaggi, della Chimica, dell’Automotive, dell’Energia e del Tessile per approfondire le dinamiche in corso nel processo di transizione ecologica.

Le presentazioni sono disponibili nella sezione materiale del sito.

Contributi alle imprese per l’acquisto di prodotti riciclati

Il ministero per la transizione ecologica ha indetto un bando per il rimborso sotto forma di credito di imposta per le spese sostenute nel 2020 dalle imprese per l’acquisto di prodotti che derivano per almeno il 75% da riciclo di rifiuti o rottami.

Questa agevolazione ha l’obiettivo di sostenere la diffusione dell’economia circolare ed in particolar modo per incrementare la diffusione di materiali riciclati. 

Il contributo previsto è del 25% della spesa di acquisto sostenuta, fino ad un massimo di 10.000 euro.

Le aziende che vogliono presentare la domanda di rimborso hanno tempo a partire dalle ore 12 di mercoledì 22 dicembre 2021 fino alle ore 12 del 21 febbraio 2022.

Il budget disponibile, fino ad esaurimento fondi, è di 10 milioni di euro.

 

Per approfondire : 

https://www.mite.gov.it/comunicati/economia-circolare-fino-10-mila-euro-di-contributo-alle-imprese-l-acquisto-di-prodotti

 

Evento on line sulla transizione ecologica delle imprese organizzato da ART -ER.

 

“La transizione ecologica delle imprese: sfide e opportunità”, evento on line

Il 20 dicembre dalle 10.00 alle 12.30 si terrà l’evento on line “La transizione ecologica delle imprese: sfide e opportunità”, organizzato da ART – ER.

Nell’ambito delle recenti politiche del Green Deal europeo abbiamo iniziato a codificare i temi della green economy e sostenibilità ambientale attraverso un unico concetto, Transizione Ecologica, intercettando sia elementi legati ad una innovazione di processo, prodotto e sia elementi legati ad un nuovo modo di fare investimenti e finanza.

Il webinar vuole approfondire parte di questi aspetti ponendo all’attenzione alcuni ambiti di interesse per le imprese: l’economia circolare e gli strumenti di misura, la finanza sostenibile e la tassonomia.

Nell’occasione saranno presentati i risultati di una indagine che ART-ER ha organizzato in questi mesi, mediante l’Osservatorio GreenER,  rivolta a PMI e Grandi Imprese di alcuni settori di riferimento del sistema produttivo emiliano – romagnolo, per approfondire le dinamiche in corso nel processo di transizione ecologica.

L’incontro vedrà la partecipazione anche della Regione Emilia-Romagna

 

ISCRIZIONE

PROGRAMMA

 

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OsservatorioGreenEconomy@art-er.it

 

Imprese e transizione energetica

Nell’ambito del workshop dedicato alla transizione energetica delle imprese, che si è svolto giovedì 28 ottobre nello stand della Regione ad Ecomondo, sono stati presentati i dati 2021 dell’Osservatorio GreenER, che saranno a breve pubblicati nel nuovo rapporto.

Il workshop ha avuto come focus il tema della transizione energetica delle imprese, inquadrando in particolar modo il punto di vista di alcune esperienze del territorio.

Ha aperto i lavori l’Assessore Vincenzo Colla che ha sottolineato l’importanza delle opportunità di finanziamento rivolte ad imprese e territori per affrontare le sfide della transizione energetica e di indirizzare bene i fondi della nuova programmazione regionale e del PNRR (Piano Nazionale di Riprese e Resilienza) per poter essere competitivi come Regione e come Paese.

Le esperienze del territorio che sono state presentate sono afferenti a diversi settori: la ceramica, la meccatronica, le tecnologie e gli imballaggi. Queste hanno approfondito la loro posizione in materia di energia e gli sforzi che stanno facendo per superare le numerose sfide a cui sono chiamate a rispondere in questo periodo di transizione.

A chiudere l’incontro è stata Morena Diazzi, della Direzione Generale regionale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa, fornendo un quadro delle misure attivate e delle priorità definite all’interno della nuova programmazione delle risorse finanziarie regionale.

 

Per approfondimenti o per partecipare alle attività dell’Osservatorio GreenER, scrivere al seguente indirizzo:

osservatorioGreenEconomy@art-er.it

 

Chiusura lavori: La transizione ecologica delle imprese nella Valle del Savio

Si è tenuto il 1 ottobre il convegno on line “La transizione ecologica delle imprese nella Valle del Savio”, organizzato da ART-ER insieme al Comune di Cesena e l’Unione Valle del Savio.

La mattinata è stata articolata in due parti, nella prima sono state delineate le dinamiche di sviluppo della transizione ecologica nel contesto europeo e la sua declinazione in quello regionale. Roberto Righetti, direttore di ART-ER ha presentato i numeri della Green Economy in Emilia-Romagna con un focus sulla provincia di Forlì-Cesena e sull’Unione Valle del Savio, sulla base dei dati dell’Osservatorio GreenER.

La seconda parte è stata a sua volta dedicata a due tematiche, il settore dell’agroalimentare ed il tema della mobilità sostenibile delle imprese.

Per il settore dell’agroalimentare sono state presentate delle esperienze di successo del territorio con la partecipazione del CIRI AGRO UniBo, Amadori ed Orogel.

Il tema della mobilità sostenibile per le imprese ha visto la presentazione da parte di Angela Amorusi di ART-ER dei risultati dell’indagine del mobility manager di imprese e enti condotta per mappare la gestione della domanda di mobilità durante la pandemia. A chiudere questa sezione sono state le esperienze di mobilità sostenibile intraprese attraverso la programmazione pubblica e la pianificazione aziendale di Technogym.

L’incontro si è chiuso con le parole dell’assessora alla sostenibilità ambientale del Comune di Cesena, Francesca Lucchi.

La mattinata di lavori ha rappresentato un importante momento di confronto tra imprese ed istituzioni, in cui le le abilità e le ricche esperienze del territorio mettono in mostra la capacità di affrontare le sfide che la transizione ecologica comporta.

 

Le presentazioni sono disponibili nella sezione materiale del sito.

Evento on line sulla transizione ecologica delle imprese organizzato da ART -ER in collaborazione con il Comune di Cesena e l’Unione Valle del Savio

“La transizione ecologica delle imprese nella Valle del Savio”, evento on line 

Il 1 ottobre dalle 10.00 alle 12.30 si terrà l’evento on line “La transizione ecologica delle imprese nella Valle del Savio”, organizzato da ART – ER insieme al Comune di Cesena e l’Unione Valle del Savio.

La transizione ecologica, uno dei temi chiave per le politiche europee sul green deal, ha assunto un peso rilevante nei programmi di finanziamento europeo, nazionale e regionale rivolti ad imprese e territori. La transizione ecologica nelle sue diverse declinazioni ha come obiettivo principale il raggiungimento delle neutralità climatica al 2050 e il passaggio da un’economia di tipo lineare ad un’economia circolare.

L’incontro prevede una prima parte introduttiva di inquadramento sulle politiche e la programmazione delle risorse nazionali e regionali dedicate alla transizione ecologica e l’aggiornamento dei dati dell’Osservatorio GreenER sulle imprese green dell’Emilia Romagna.

Seguirà una tavola rotonda che darà spazio ad alcune esperienze di imprese del territorio del settore dell’Agroalimentare e sul mobility manager.

L’incontro vedrà la partecipazione anche della Regione Emilia-Romagna.

 

ISCRIZIONE

Il programma è disponibile qui.

 

 

Per maggiori informazioni, contattare:

OsservatorioGreenEconomy@art-er.it

VII edizione del Premio Innovatori Responsabili 2021

Dal 1 al 30 settembre 2021 sarà possibile presentare le candidature per partecipare al Premio Innovatori Responsabili 2021, istituito dalla Regione Emilia Romagna per promuovere i progetti di innovazione avviati sul territorio regionale coerenti con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

L’edizione 2021 è rivolta in particolare ad imprese di ogni settore e dimensione, liberi professionisti, scuole superiori, università, fondazioni ITS e Enti di formazione accreditati, con l’intento di valorizzare il ruolo del sistema produttivo e della formazione nel raggiungimento degli obiettivi strategici indicati nel Patto per il lavoro e per il clima e nella Strategia 2030 della Regione Emilia-Romagna.

I vincitori di ogni categoria saranno premiati nel corso di un evento pubblico, ed in questa occasione verrà assegnato il Premio  GED – Gender Equality and Diversity , assegnato dalla Assemblea Legislativa alle migliori azioni positive per le pari opportunità.

Sono, inoltre, previste menzioni speciali per i progetti più originali  e i partecipanti ammessi saranno inseriti nell’ elenco degli Innovatori Responsabili dell’Emilia-Romagna.

Tutti i progetti candidati verranno raccolti in un volume, pubblicato sul sito ER-Imprese, diffuso attraverso i canali informativi e promozionali della Regione e in eventi pubblici.

 

Per ulteriori informazioni

https://imprese.regione.emilia-romagna.it/rsi/doc/premio-innovatori/premio-er-rsi-2021

 

Mobilità sostenibile: i risultati dell’indagine sui Mobility Manager in Emilia-Romagna

ART-ER ha condotto un’indagine sui mobility manager di imprese e enti in Emilia-Romagna per mappare la gestione della domanda di mobilità durante la pandemia. I risultati rappresentano una base per pianificare gli spostamenti casa-lavoro anche nelle fasi post emergenziali e per orientare correttamente le scelte istituzionali.

 

L’indagine sui mobility manager è stata condotta da ART-ER, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio regionale della green economy GreenER, con l’obiettivo di mappare la gestione della domanda di mobilità regionale, anche alla luce dell’impatto che la pandemia Covid-19 sta generando sul sistema produttivo, modificando luoghi e modalità di lavoro e condizionando gli spostamenti casa-lavoro.

I risultati ottenuti dall’indagine delineano da una parte, uno scenario già conosciuto su tutto il territorio nazionale caratterizzato dalla scarsa diffusione del Mobility Manager e da un esteso ricorso all’uso del mezzo privato negli spostamenti casa-lavoro. Dall’altra parte, stiamo assistendo ad un vero e proprio cambio di paradigma che vede molte aziende e amministrazioni impegnate a ripensare le proprie modalità di gestione della mobilità attraverso la riorganizzazione delle attività lavorative con il lavoro agile (telelavoro e smart working).

Il quadro della mobilità quotidiana che emerge è caratterizzato da percorrenze medie ed un esteso ricorso all’uso del mezzo privato. Sono stati riscontrati, infatti, ancora dei punti di resistenza all’utilizzo dell’auto che resta il mezzo privilegiato, dall’82% dei dipendenti privati e dal 66% dei dipendenti pubblici, per raggiungere il posto di lavoro. Scelta quest’ultima che, sotto l’effetto della pandemia, è stata ulteriormente incentivata dalla sopravvenuta percezione di una maggiore sicurezza e tutela dal rischio contagio.

L’introduzione dello smart working ha rappresentato una risposta, da parte sia del sistema produttivo che degli enti pubblici, per far fronte all’improvvisa emergenza a seguito della pandemia, ma sembra però una pratica destinata a consolidarsi in futuro. Dall’indagine emerge che durante il lockdown il ricorso allo smart working, da parte di aziende ed enti, è cresciuto del 67% anche in virtù di provvedimenti restrittivi adottati dal governo. Per il futuro il 47% delle imprese dichiarano che ricorreranno allo SW, mentre la percentuale degli enti sale al 93%.

Le misure emergenziali introdotte per contrastare la diffusione del Covid-19 hanno comportato una drastica riduzione negli spostamenti casa-lavoro e quindi anche una riduzione delle emissioni di CO2. Sono stati stimati 100 mila lavoratori in meno che si spostano nel quotidiano, rispetto al periodo pre pandemico, pari a circa 3,9 milioni di km percorrenze complessive evitate quotidianamente, 454 ton emissioni di CO2 evitate e un risparmio per il mancato acquisto di carburante di circa 247 mila euro al giorno.

Restano ancora aperte le sfide per dare una rinnovata centralità alla mobilità sostenibile: la mobilità ciclabile e micromobilità, mobilità in sharing e mobilità elettrica sono iniziative ancora poco diffuse, soprattutto nelle imprese. Gli enti intervistati, invece, anche se rappresentano solo una quota parte dell’intero “universo pubblico”, si sono mostrate più proattive probabilmente sotto la spinta incentivate delle politiche regionali sui trasporti e la mobilità.

L’analisi nel suo complesso ha messo in evidenza un processo di trasformazione in atto capace di consolidarsi nel settore privato e nel settore pubblico e si presta a essere considerato un punto di partenza per orientare le scelte istituzionali nella gestione della mobilità urbana.

 

Per scaricare il rapporto completo consulta la sezione Materiale.